Roma - Domus Aurea e dintorni

Dopo la lunga camminata della giornata (ecco qui il racconto della prima parte), arriviamo alla Domus Aurea o Casa D'Oro, l'antica dimora urbana dell'imperatore Nerone che la fece costruire sul colle Oppio dopo il devastante incendio del 64 d.C. Si dice che l'avesse appiccato lui? Che avesse assistito alla devastazione da una torre poco lontana? Certo è che il nome di Nerone viene identificato come incendio - bruciare - fuoco.

(Una curiosità che non c'entra nulla con il racconto di questo blog è quella del famoso software della casa tedesca Ahead Software AG per la masterizzazione di CD e DVD che l'hanno chiamato appunto 'NERO'. Infatti il nome dell'imperatore Nerone viene chiamato Nero in tedesco. La masterizzazione invece viene internazionalmente definita con il suo nome inglese: 'to burn'. Ecco perché il nome completo del software tedesco è 'Nero burning ROM', un chiaro riferimento a Nerone che brucia!)
Ma andiamo alla visita, rigorosamente prenotata online con parecchio anticipo. La cartina sopra mostra la parte visitabile in colore chiaro.
La visita è guidata ed è necessario indossare un caschetto anti-infortuni che viene dato prima di entrare, visto che alcune zone sono ancora in restauro.
Io ero già stata nel lontano 1999, anno in cui era stata riaperta la Domus dopo diversi anni di scavi e ristrutturazioni. La residenza di Nerone era rimasta inaccessibile per oltre vent'anni ed è stata parzialmente riaperta al pubblico nel 1999. Da allora, per il pericolo di crolli a causa d'infiltrazioni d'acqua, è stata più volte chiusa e riaperta. Dal 2005 era stata chiusa per restauro. Ora finalmente riaperta. Chissà per quanto?
 Qui si vedono i buchi sul soffitto riccamente decorato da dove sono entrati i primi scavatori o tombaroli.






Gli ambienti sono molto più affascinanti di quello che possono rendere le fotografie. Le spiegazioni della guida raccontano particolari interessanti. Ma la cosa più interessante è stato l'inserimento della tecnologia in uno degli ambienti. Nella sala della volta dorata, veniamo invitati a sederci ognuno su un cubo dal quale abbiamo prima estratto un visore 3D che mostra la storia della Domus con una ricostruzione virtuale degli ambienti e di tutta l'area con i giardini.
Semplicemente fantastico! Da vedere!

Finita la visita della Domus Aurea facciamo una bella passeggiata nella zona dei Fori.
Il Colosseo non ha bisogno di presentazione. Non ci siamo entrate questa volta, magari alla prossima gita.
 Arco di Costantino
Torre dei Conti e 'Le Colonnacce' del Foro di Nerva, sul fianco una targa riporta il nome del quartiere: Rione I Monti
Veduta sui Fori Imperiali con le 3 colonne del tempio di Vespasiano in primo piano, dietro le colonne del tempio di Saturno, uno dei più antichi luoghi sacri di Roma, del 497 a.C. Il tempio conteneva una statua di Saturno che veniva riempita di olio e avvolta in bende di lana.
Piazza del Campidoglio - Palazzo Senatorio o Campidoglio, sede del Municipio di Roma. Il disegno della piazza è un progetto di Michelangelo, ma su questa sommità sorgevano costruzioni già in epoca romana a.C. In centro campeggia la statua equestre di Marco Aurelio.
 La luce della sera ci incanta, il tramonto rende la luce di un giallo caldo. Si decide di approfittare ancora del bel pomeriggio per visitare il Palazzo Vittoriano. Si scende dunque dalla scalinata della 'Cordonata', realizzata sempre su disegno di Michelangelo e che permetteva la salita anche a cavallo, grazie ai gradini bassi e in pendio.

 Piazza del Campidoglio e nello sfondo la quadriga del Vittoriano
A destra la statua dei Dioscuri - mitologia greca e romana. Figli gemelli di Zeus e Leda considerati protettori dei naviganti nelle tempeste marine. Sono posti ai due lati in cima alla scala della Cordonata.
 Palazzo Vittoriano e nello sfondo la cupola della chiesa di Santa Maria di Loreto. E la colonna è quella traiana.
 Imponente il palazzo Vittoriano - Altare della Patria costruito tra il 1800 e 1900 - monumento a Vittorio Emanuele II. Domani saliamo in cima...
È serata e le luci iniziano ad accendersi, uno spettacolo davvero unico, soprattutto sui Fori!


Tanta bellezza, tanta camminata e tante nuove esperienze hanno fatto venire una gran fame. 
Cosa c'è di meglio di una bella gricia e una amatriciana?

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