Tappa 11 - da Ponte Sampaio a Caldas de Reis

Ponte Sampaio a Pontevedra in bus
Pontevedra
San Amaro
Portela
Caldas de Reis

Anche qui a Ponte Sampaio, come in tutti gli altri paesini si vedono ovunque gli emblemi della Spagna: gli horreos, tipici della Galizia e il toro nero simbolo di tutta la Spagna.
Ci svegliamo e vediamo il cielo coperto, sappiamo che sarà un’altra giornata di pioggia. Prepariamo i nostri bagagli e andiamo al bar dell'ostello a fare una bella colazione. Jane finalmente ha delle uova strapazzate fatte al momento, io invece ho delle grosse fette di pane tostato con la marmellata, inoltre abbiamo caffè a volontà e anche un succo d'arancia in bottiglia. Inoltre ci facciamo fare un paninone ciascuno da portare via per pranzo.
Oggi ci separano ben oltre 32 km fino alla nostra prossima destinazione: Caldas de Reis. I primi 12 km li faremo con il bus, visto il clima cupo non è una cattiva idea. Poi i restanti 20 km li faremo a piedi. 
Scendiamo per strada per aspettare il bus, la fermata, o meglio dire il luogo dove ci avevano indicato che si sarebbe fermato il bus è a 20 m dall’ostello, siamo in anticipo e aspettiamo. Abbiamo ancora tempo per fare una foto alla chiesa del paese che sta subito dietro all'angolo dell'ostello, ma è ancora chiusa!  Inizia a piovigginare. E alle 10 arriva effettivamente un piccolo bus, il Monbus con la scritta Pontevedra, ci siamo, questa è andata! 


 

Il bus ci porta alla grande città di Pontevedra in circa 40 minuti. La pioggia è ormai incessante, meno male abbiamo preso il bus. La città ci appare grigia e non ispira a una visita, ma ci tocca scendere. Scendiamo dopo aver attraversato il fiume Lerez su uno dei tanti ponti della città. Un po’ più lontano vediamo il ponte Dos Tirantes, molto moderno, con due serie di tiranti appunto, retti da una torre centrale inclinata. Ma piove e non riesco nemmeno a reggere il telefono per fare una foto decente.

Siamo scese dall'altra parte del fiume rispetto al centro città e ci tocca ritornare indietro sul ponte per entrare nel centro storico della cittadina, almeno per prendere un timbro di Pontevedra, tappa fondamentale del pellegrinaggio. Ci arriviamo con indosso le nostre mantelle di plastica. In una stradina cittadina piena di negozietti turistici decido di comprare una nuova mantellina, visto che si strappano molto facilmente. Arriviamo a una piazza centrale con il grande monastero e la chiesa di San Francisco. La pioggia è fitta e non ci lascia godere della cittadina, quindi ci ripariamo con piacere nella chiesa di San Francesco prima, e poi in quella della Vergine Pellegrina proprio vicino al monastero, raccogliendo ben due timbri e dove compro anche dei braccialetti in silicone del Cammino da regalare. 
Scorgiamo ancora una bella fontana nella piazzetta Curros Enriquez, intorno alla quale c'è la scritta: 'Da a beber a quen pasa', ma con questo tempo non abbiamo sete e ci tocca invece ripararci sotto i portici della piazzetta. Continuiamo la nostra strada che ci porta nuovamente verso il fiume.
Chiesa e monastero di San Francisco

Chiesa della Vergine Pellegrina



Riprendiamo a ritroso il percorso verso il fiume Lerez e attraversiamo nuovamente il Ponte do Burgo e ci dirigiamo verso la zona periferica dove riprendiamo il nostro cammino per Santiago. La prima parte è tutta sobborghi cittadini fino ad uscire piano, piano verso località più agricole. Si iniziano a vedere sempre più horreos, di tutte le misure, fattezze e aspetto. Ogni tanto la pioggia ci da un po’ di tregua, ma la giornata è decisamente molto umida e tutto è bagnato. Passiamo da diversi centri abitati molto piccoli ma con delle chiesette dove troviamo persino il timbro da poter mettere sul nostro passaporto delle credenziali.



Igrexia Santa Maria de Alba
Capela de San Caetano


Man, mano che ci allontaniamo dai centri abitati passiamo da campi di viti e stradine più solitarie. Di altri pellegrini non se ne vede neanche l'ombra.
Dopo qualche chilometro iniziano le stradine di campagna e poi entriamo finalmente in un bosco dove addirittura bisogna attraversare un binario solitario e ovviamente non custodito, ma con tanto di cartelli di avvertenza. Nonostante camminiamo sotto la pioggia, il paesaggio ci sembra bellissimo! 
Visto l'orario però, è l'una passata, abbiamo un bel languore nello stomaco. Non vediamo alcun posto riparato e quindi decidiamo di sederci su dei massi di fortuna e facciamo la nostra pausa pranzo sotto la pioggerellina del bosco.


I binari in mezzo al bosco

Abbiamo camminato 8 km dal ponte di Pontevedra, e ora arriviamo alla località di San Amaro, pochissime case e una cappellina, chiusa. Andiamo all’unico bar aperto, la pousada do Peregrino. E con molta sorpresa vediamo che è piena di pellegrini, tutti che cercano di asciugarsi e riposarsi con una tazza di caffè caldo. Da mangiare ci sono le solite cose, la torta di Santiago, qualche sfogliatella con un velo di verdure e nella vetrina scarna c’è anche una ciotola di porridge con la frutta che Jane prende con gusto. Io prendo il caffè con la torta Santiago, una torta secca ma sostanziosa alle mandorle, tipica della Galizia.
In quei pochi bar che abbiamo trovato aperti durante il nostro cammino, noi non abbiamo visto alcuna varietà di niente, poche opzioni e sempre le stesse. Eppure la mia amica che era venuta l’anno precedente, inizi di ottobre, riferisce di aver trovato moltissimi locali sempre molto ben forniti di tante varietà e scelte. Sarà che appena iniziano le piogge di stagione i locali chiudono tutti e quei pochi aperti non ci tengono più a servire bene i pochi clienti. Eppure in questa pousada siamo ora davvero in moltissimi dove Jane trova dei pellegrini statunitensi con cui chiacchierare. Di Italiani nemmeno l’ombra.
Dopo il caffè, la sosta bagno e il timbro riprendiamo il nostro cammino. Nonostante eravamo in tanti pellegrini al bar, rivediamo sporadicamente solo qualcuno di loro durante il nostro cammino.
Pousada do Peregrino di San Amaro


Cappella di San Amaro de Barro, chiusa - nel piccolissimo e unico crocevia del paesino.
Uno dei tanti lavatoi
Ogni tanto troviamo un esemplare faunistico...
Funghi enormi e stranissimi

La nostra destinazione di Caldas de Reis sta ora a poco più di 13 km. Ora piove meno e ci sono lunghi momenti con il sole dove approfittiamo per asciugare le nostre plastiche e impermeabili. La temperatura non è mai fredda. Il clima è ideale per i funghi che troviamo in quantità e tutte le misure e colori, ma li lasciamo tutti li a spargere le loro spore. Oggi è il secondo giorno in cui porto le scarpe da trekking semichiuse, domani spero poter tornare ai miei sandali, ci sto troppo meglio. I sentieri e le strade sono assolutamente idonee a scarpe semplici, non è necessario avere scarpe da trekking. Non ci sono salite né discese ripide, il dislivello è quasi nullo.


Grandi cartelli ci indicano il progetto di segnaletica e miglioramento del ‘camino portugues’ in Galizia, portoghese perché il percorso proviene appunto dal Portogallo, da Lisbona e Porto. Non mancano i ceppi con le indicazioni del cammino che portano il numero dei km mancanti per Santiago. Man, mano che maciniamo chilometri questi ceppi diventano sempre più frequenti.


Finanziamento di quasi 600.000 Euro per il progetto di segnaletica e miglioramento del 'Cammino Portugues' in territorio spagnolo. Realizzazione in 4 mesi!

Attraversiamo campi, vigneti, boschi e sentieri sempre molto ben segnalati, curati e spesso molto belli. In realtà quando programmavo il viaggio, non avevo dubbi sull’aspetto panoramico che avrebbe avuto il cammino lungo le coste portoghesi, camminare lungo la costa sarebbe stato sicuramente molto bello. Ma ispezionando su Google Maps la seconda parte del percorso, quello dopo la città di Vigo con il percorso che lascia la costa e attraversa l'interno della Galizia, con tanti centri abitati e città, avevo i miei dubbi che il cammino potesse essere altrettanto interessante e bello. 
Invece è una piacevole sorpresa vedere come è stato scelto, e forse anche allestito appositamente il percorso, sempre ben segnalato con tratti veramente molto belli tra campi, vigneti, boschi e aree protette. Hanno fatto davvero un grande lavoro, e spesso si passa anche attraverso zone private che vengono concesse per il passaggio dei pellegrini, quindi grande ammirazione anche per i proprietari dei terreni!
Alle 17 del pomeriggio arriviamo asciutti a Caldas de Reis, una piccola località che però ha delle acque termali naturali, per cui ci sono diversi alberghi e un po’ di movimento turistico. Per strada notiamo diversi edifici con interessanti murales. Nella piazzetta, che sembra essere quella principale c’è la fontana termal das Burgas e una simpatica statua in legno di un pellegrino che indica la direzione verso Santiago. Sempre nella piazzetta c'è l'Hotel da Vila, che ospita i ‘bagni termali pubblici’, noi però non ci andiamo. Facciamo invece una piccola deviazione verso il supermercato Froiz, la catena che ormai conosciamo bene. Compriamo la cena: insalata, pane, formaggio, frutta e anche il vino per Jane.
 


Piazzetta con la fontana 'termal das Burgas'

Hotel da Vila e statua di legno
Murales


La nostra dimora è molto centrale, in una bella strada pedonale. La reception è a 150 m in un albergo con ristorante e bar, molto invitante. Ma siamo contente di poter andare a riposare nella stanza di uno stabile privato che si rivela moderna, molto bella e confortevole, con un bel finestrone sulla strada pedonale, e persino una macchinetta del caffe a disposizione, incluse le capsule. Il nostro bagaglio ci sta già aspettando, sono le 18.30 e come ogni sera ormai, dobbiamo lavare e asciugare la nostra roba, scarpe incluse. Jane scopre la ragione del dolore che avvertiva in un piede, una bella galla sul tallone, è un po’ preoccupata, ma invece di lasciarla asciugare all’aria vuole coprirla con il cerotto.

Ceniamo nella stanza apparecchiando sul letto come su un prato, ci accontentiamo e ridiamo molto, stiamo proprio bene con poco. Prima di andare a dormire dobbiamo sistemare il bagaglio, quello che si porterà via Gesù domani. Cerchiamo sempre di tenerlo pronto per la mattina, in caso arrivi molto presto per il ritiro. Ma alla fine viene quasi sempre dopo la nostra partenza.

Un ultima foto serale dalla finestra della nostra stanza. Con tutti i giri che abbiamo fatto a Pontevedra, sotto la pioggia, l'applicazione ci segna 24 km percorsi. Domani si va a Padròn...

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