Inizio - Il mio Cammino a Santiago

Emblematica segnalazione del Cammino a Santiago

E dunque sì, anch'io vado a Santiago di Compostela!

Ormai ci vanno tutti a "fare il cammino a Santiago", ci vanno pellegrini giovani, meno giovani, si va in gruppo, in coppia, in famiglia, da soli, con il proprio cane, in bicicletta, chi per fede, chi per sport, chi in cerca di se stessi, importante è "fare il cammino", almeno una volta nella vita uno dei tanti percorsi che portano però tutti a Santiago di Compostela.
E quindi anch’io ci voglio provare, soprattutto dopo che una mia amica era andata nel 2021 e mi aveva raccontato con tanto entusiasmo la sua esperienza. Ci ho coinvolto la mia cara amica Jane del Wisconsin, che è venuta apposta per fare questo singolare viaggio insieme a me. E siccome alla fine è stata una bellissima esperienza, la voglio riportare in queste pagine, soprattutto per me stessa, per ripercorrere il cammino con i ricordi e poterlo rivivere con la lettura in futuro. Ma anche per chi capita in queste pagine e vuole prendere degli spunti dalla mia esperienza, cosi come ho fatto io con tanti altri racconti che ho trovato sul Web.

Per me, i due anni di pandemia dal 2020 al 2022, sono stati l’occasione per pianificare insieme alla mia amica Jane del Wisconsin, la nostra prima esperienza di Cammino di Santiago. La scelta su quale dei vari percorsi che portano a Santiago, dei quali aggiungo una mappa qui sotto, è caduta senza indugio sul Camino Portugués de la Costa.

Alcuni dei percorsi segnati sono:

  • Cammino Francese e la Variante d’Inverno - 780 Km
  • Cammino del Nord e Primitivo - 830 km
  • Cammino Portoghese da Lisbona - 630 km
  • Cammino Portoghese da Porto, lungo la Senda Litoral, della Costa o la Variante Espiritual
  • Cammino Inglese 122 km
  • Cammino di Muxia e Finisterre 107 km
  • E i vari Cammini che provengono dal sud della Spagna

A me e alla mia compagna di viaggio, che abita in una zona degli Stati Uniti con bellissimi laghi e boschi, ma lontana dall’oceano, ci piace il mare e quindi è stato facile decidere per il tratto costiero dalla città portoghese di Porto, passando poi da A Guarda – Pontevedra ed arrivare a Santiago, per un totale di circa 280 km.
In quei due anni ci sono stati tanti periodi di restrizioni per la pandemia che ci hanno però dato la possibilità di dedicarci a cercare informazioni in Internet sui vari blog, siti web ufficiali e amatoriali riguardo ogni dettaglio e curiosità sul Cammino, arricchendo giorno per giorno il nostro itinerario virtuale e anche la voglia di andare finalmente a costatare tutte le informazioni che avevamo raccolto.

La Senda Litoral o “de Las Arenas”, da Porto a Caminha (Portogallo) e A Guarda (Spagna) era descritta cosi:
  • Cammino non sempre segnato, ma di facile localizzazione
  • Quasi sempre pianeggiante
  • Molta sabbia e terra, lastricato e poco asfalto
  • Cammino senza difficoltà sull’arenile, talvolta qualche difficoltà di passaggio sulla spiaggia con alta marea
  • Clima mite in ottobre ma con possibilità di molto vento
Il tempo necessario per completare il percorso da Porto a Santiago è intorno ai 13 giorni, percorrendo circa 21 km al giorno, che però non sono cosi facili da suddividere equamente, talvolta sono di meno, altre volte molto di più. Il percorso ufficiale indica delle località ben precise per il pernottamento. Inoltre vanno considerati gli eventuali giorni aggiuntivi per visitare le città di partenza e di arrivo. 
Noi abbiamo ben 17 giorni a disposizione, di cui 2 notti per Porto e 2 per Santiago.

Carta o passaporto del Pellegrino

La Carta o passaporto del Pellegrino o Credenziale, è un libretto nominativo con tanti spazi per i timbri che attestano i luoghi che sono stati effettivamente visitati durante il Cammino. I timbri si richiedono nei luoghi di culto, cappelle, chiese e monasteri, ma anche nelle soste di ristoro, ostelli e alberghi. Talvolta con questa carta si ottengono sconti negli ostelli o nei ristori. Per ottenere informazioni sulle Credenziali c'è questo sito ufficiale.

Pianificazione del Percorso

C'è chi preferisce partire all’avventura, senza alcuna nozione sul percorso, senza programmare nulla, lasciando trascorrere le giornate di cammino a sorpresa. Invece a me piace programmare, sapere dove vado, curiosare e sognare già durante la preparazione del viaggio. 
Di non facile programmazione è stata la suddivisione del percorso nelle varie giornate. Non avendo esperienza del percorso ho preferito ridurre i km giornalieri per timore che fosse troppo impegnativo. In questo modo non sempre abbiamo scelto la località di pernottamento 'ufficiale', ma l'abbiamo spostato in base al nostro piano di cammino.
Ci sono vari siti web ufficiali da cui scaricare i percorsi in KML o GPX che sono molto utili da avere sul cellulare durante il Cammino. Io ho scelto di inserirli in una mia mappa personale creata con Google MyMaps. Molto prezioso è un percorso trovato su uMap di Openstreetmap: https://umap.openstreetmap.fr/nl/map/pelgrimspaden-portugal_301454#12/41.8941/-8.7781 (mi sembra di origine olandese), che riporta alcune opzioni alternative al percorso ufficiale, indicando anche sentieri che non si allontanano mai dal mare. Messi insieme tutti i percorsi e verificando ogni tratto anche con l’aiuto di Street View, ho creato la mia mappa personale (che se richiesto condivido volentieri) e che ho poi seguito in ogni dettaglio, cosa che è risultato semplicemente perfetto e fantastico.

Si parte

La nostra data di partenza è caduta sull’8 ottobre 2022, arrivando in aereo all’aeroporto di Porto in serata, verso le ore 22. Con qualche aiuto troviamo la fermata della Metro, la linea viola, che è proprio adiacente all’aeroporto, i biglietti si comprano alla macchinetta, per Porto centro costa 2,30 Euro a persona.  
Siamo piene di entusiasmo. I viaggi sono sempre una gioia, qualsiasi novità è accolta con curiosità. La Metro è nuova, moderna, a tratti sale in superficie. Scendiamo dopo una ventina di minuti a Trinidade e prendiamo la linea rossa per una sola fermata, scendendo a Bolhao, e siamo in pieno centro di Porto. È già notte e uscendo dalla scalinata della Metro rimaniamo subito colpite da quello che vediamo di fronte a noi: una chiesetta tutta ricoperta da ‘azulejos’, cioè piastrellata con i caratteristici colori bianco e blu utilizzati in tutto il Portogallo, è la Cappella Das Almas:
Il nostro albergo è a 100m sulla strada principale della zona pedonale di Santa Caterina, dove i negozi sono ancora aperti, ma purtroppo per poco, tanto che quando torniamo in strada dopo aver fatto il check-in all’ostello, troviamo tutto chiuso e a malapena troviamo un bar che ci fa il piacere di venderci ancora un panino imbottito e dell’acqua.

Gli alloggi

Durante il lungo periodo di pianificazione del viaggio, abbiamo avuto anche il tempo di prenotare tutti gli alloggi lungo il nostro percorso. Infatti tra le molte informazioni che avevo letto, c’era spesso l’annotazione che in certi periodi dell’anno era difficile trovare sistemazione all’ultimo momento. Chi affronta il cammino a Santiago potrebbe scegliere di partire senza alcuna previa prenotazione, a sorpresa, come dicevo sopra, fermarsi a seconda dei chilometri percorsi, della propria energia e voglia, scegliendo al momento il posto a piacere. Molti pellegrini portano con sé persino una piccola tenda in modo da poterla montare in qualsiasi posto. In certi periodi dell’anno può però diventare molto difficile trovare un posto letto negli ostelli o anche negli alberghi, talvolta in quei casi bisogna accontentarsi di un alloggio di fortuna. Noi, due signore non giovanissime, non volevamo rischiare e ci piaceva sapere di avere sì, una dimora semplice ma con il posto assicurato, e preferibilmente con bagno privato. E soprattutto non volevamo dover pensare ogni giorno a dover organizzare la nostra prossima dimora, volevamo goderci la camminata senza pensieri. Per noi è stata una scelta azzeccata.

La reception del nostro ostello è chiusa, per entrare dobbiamo inserire il codice (che ci hanno inviato via email) sul tastierino accanto al portone. Sì, questo è un sistema molto comune che abbiamo trovato lungo il Cammino, non sempre c’è una reception o una persona ad aspettare gli ospiti. Dopo aver fatto la prenotazione e poco prima dell’ora d'arrivo da noi indicato, viene inviato un codice sulla propria email, che servirà per sbloccare la chiusura dell’entrata all’ostello o albergo e talvolta serve anche per entrare nella propria stanza, come in questo caso al Change the World Hostel
La stanza è bella grande, con due lettini separati come avevamo richiesto, il bagno privato e persino con un divanetto e tavolino davanti alla finestra che dà sulla strada principale. La decorazione minimalista rende un piacevole senso di pulizia.
Sistema di apertura a codice
Decorazione minimalista

Il Bagaglio

Per fare una piacevole camminata, bisogna anche pensare a un bagaglio leggero, con il solo necessario per la giornata, e senza rompersi le spalle con cose inutili. Infatti sapevo che c’erano servizi di trasporto bagaglio organizzati anche dalle Poste spagnole, i "Correos" e da altre agenzie. Io ho fissato con PLIBEO, un’agenzia spagnola che opera anche in Portogallo. Il servizio è eccellente, proprio raccomandabile. Il costo per collo è in base alla lunghezza della tratta, dalle 6 alle 8 Euro/collo/tratta. Dopo aver inviato la lista dei nostri alberghi con le relative date, ho ricevuto il preventivo di 83 Euro per 14 tappe/ un collo. Una volta fissato, si scarica la loro applicazione per il cellulare con la quale si segue il tracciamento dei propri bagagli durante tutto il percorso. La mattina vengono a prendersi il bagaglio che viene consegnato alla tappa successiva entro le ore 14. Può capitare che non trovano nessuno a ricevere il bagaglio nel posto stabilito, allora lo lasciano al bar, negozio o struttura più vicina, informando via App dell’esatto indirizzo. Ottimo servizio!


Inoltre avevo la possibilità di comunicare direttamente via Whatsapp con il responsabile di PLIBEO, che si chiama Jesús! Beh, questo nome ci ha dato adito di pensare e dire che eravamo accompagnate da Gesù tutti i giorni! Ci siamo divertite molto pensando a Gesù ogni giorno, ringraziavamo Gesù di alleggerirci gli zaini, ed eravamo sempre grate a Gesù quando vedevamo il nostro bagaglio ad aspettarci nella nuova dimora! Gesù ci ha davvero accompagnato piacevolmente!

La visita della città di Porto

Ci siamo lasciati un’intera giornata per la visita della città di Porto, che in realtà merita ovviamente molto di più.
La nostra giornata inizia di buon mattino, e dopo una bella colazione in uno dei tanti bar nella bella strada pedonale di Santa Caterina, andiamo proprio a visitare la cappella che avevamo visto la sera prima, Capela Das Almas dedicata appunto a Santa Caterina. La cappella è del XXVIII secolo in stile neoclassico (dall’artista Eduardo Leite), e la sua particolarità è che esternamente è tutta piastrellata di blu e bianco, bellissima, con scene sulla morte di San Francesco d’Assisi e il martirio di Santa Caterina. Oggi è domenica e c’è la messa, purtroppo possiamo dare soltanto una fugace occhiata all'interno di questa piccola cappella.
Cappella delle Anime - Storie di Santa Caterina

Scendiamo la Rua de Santa Catarina, la nostra strada principale con tanti negozi, e su cui si affacciano bellissimi palazzi, anche questi spesso ricoperti di azulejos, con finestre colorate e balconi lavorati.

Passiamo dalla Avenida dos Aliados, l’ampio viale dove si affaccia il municipio cittadino, con la sua torre di 70 metri. Nella grande piazza ci sono le gigantesche lettere PORTO, classico posto per fare le foto con il municipio nello sfondo. Siamo nella parte alta della città che poi scende fino al fiume Duero o Douro, attraversando pittoresche stradine strette e tortuose. Prima di arrivare al fiume si passa dalla Stazione ferroviaria di São Bento, dove al momento ci sono dei lavori stradali che impediscono una corretta visione dell’esterno. Ma la spettacolarità è invece al suo interno, che è un vero capolavoro. La sala d’ingresso è interamente ricoperta di azulejos, più di 20.000 piastrelle - formano spettacolari mosaici con scene della storia del Portogallo con battaglie, ingressi trionfali, matrimoni e scene di vita popolare.

Palazzi colorati in stile Liberty
Piazza de los Aliados con dietro il municipio
Stazione ferroviaria Sao Bento

Decorazioni con piastrelle nella sala d'ingresso 
20.000 piastrelle che raccontano la storia del Portogallo

Scendendo ancora verso il fiume si arriva alla Cattedrale di Porto del XII secolo ma pesantemente ristrutturata nei secoli successivi, quindi presenta stili romanici, gotici e barocchi. Ci sono cappelle e altari in oro, e un maestoso chiostro con archi gotici, tutto in pietra grigia con un bel terrazzo che ha le pareti tutte piastrellate in bianco e blu. Noi saliamo anche su una delle due torri dove si ha una bellissima vista sulla città di Porto e il suo fiume.
Fortunatamente assistiamo a una processioni di pellegrini scout che entrano a suon di tamburi nella cattedrale, preceduti da un gruppo di clerici, forse addirittura con il vescovo, visto che ha il mitra in capo, tutti in paramenti color verde bianco.
Cattedrale di Porto - vista laterale e facciata

Interno della Cattedrale

Bellissimo Chiostro della Cattedrale
Archi gotici e pareti piastrellate

Terrazza del chiostro, piastrelle e veduta panoramica
Vista dalla torre
Processione di pellegrini scout
Gruppo di clerici con il vescovo

Dall'ampia piazza antistante la cattedrale scendiamo lunghe scalinate che portano verso il fiume passando da stradine scoscese, tra caratteristici vicoli stretti con bei palazzi barocchi, balconi e finestre colorate. Alcuni bar hanno anche qualche tavolino e sedia fuori sulla strada, e per ovviare alla naturale forte pendenza della strada hanno semplicemente allungato alcune delle loro gambe, buffo!
Il gabbiano Livingston?
Scalinata sotto la Cattedrale
Sedie con gambe di differente lunghezza!





Passiamo per la Rua dos Mercadores, la strada più antica della città, arrivando all’antico quartiere marinaro di Ribeira con la sua piazza sul lungofiume del Douro. È tutto molto pittoresco e pieno di turisti. Ci sono lunghe file di turisti in attesa dell’imbarco per i numerosi battelli che li porteranno per il giro turistico sul fiume, passando sotto al Ponte Dom Luís I, simbolo della città (del 1881 realizzato da uno stretto collaboratore di Gustave Eiffel, come rivela il suo stile).
Quartiere Ribeira sul Douro - Ponte Luis I
Fiume Douro e piazza Ribeira

Dopo una sosta fotografica in questa bella zona della città, riprendiamo la salita per dirigerci verso la Torre dos Clérigos, altro simbolo di Porto. Passiamo prima dalla Chiesa di San Francesco, maestosa da fuori, ma il vero tesoro si dice essere dentro, tutta d’oro. Ma noi scegliamo di continuare verso la Torre dos Clérigos. Attraversiamo la piazza con giardini antistante al Mercato di Ferreira Borges, una struttura in ferro dipinta di rosso con grandi vetrate e che è un mercato di oggettistica, che però non ci attrae e proseguiamo il nostro cammino.

Chiesa di San Francesco vista laterale

Vista frontale della Chiesa di S. Francesco
Mercato di Ferreira Borges
Interessante mural e chiesa parrocchiale di San Nicola
Fiume Douro attraverso i palazzi
Decidiamo di fermarci per pranzo prima di salire sulla torre. In una delle stradine troviamo un piccolo locale tipico che ci piace, e dove assaggiamo finalmente il baccalà, pietanza tipica del Portogallo, dove lo fanno davvero in mille modi! Noi lo proviamo in insalata con i ceci e mischiato con le patate grattugiate, buonissimo!
Baccalà in insalata e con le patate grattugiate
Dopo questa sosta ristoratrice possiamo affrontare il ricco museo e la suggestiva torre della Chiesa Dos Clerigos, progettata da Niccolò Nasoni nel 1700, in stile barocco e alta 76 metri, che si sale da una stretta scala a chiocciola di 225 gradini. Arriviamo al piccolo terrazzo in cima, dal quale si ha uno splendido panorama. 
Da lassù vediamo sotto di noi una bella piazza con ampi giardini che celano una interessante architettura, una specie di piano sotterraneo con negozi e passerella per lo shopping. Ci vogliamo andare!
Chiesa dos Clérigos facciata e interno
Vista da dietro l'altare in alto
Una volta scesi dalla torre andiamo in questa singolare piazza, la piazza di Lisboa. Effettivamente questa piazza a due livelli è davvero interessante. La parte superiore è un bellissimo parco verde con degli stand di ristoro e aree relax con tavolini bassi in legno, intorno ai quali ci si siede sull’erba. In mezzo al parco c’è una spaccatura dalla quale si vede la parte inferiore, l’area pedonale dedicata a negozi e bar.
Piazza Lisboa a due livelli
Parco al livello superiore
Sul piano superiore, il prato. In fondo la torre Dos Clerigos
Galleria commerciale al piano inferiore.
Si vede il tetto sopra con il prato 
Dall’altro lato della piazza vediamo una discreta fila davanti alla Casa Portuguesa do Pastel de Bacalhau, decidiamo di assaggiare la loro prelibatezza DOP, una specie di crocchetta ovale ricoperta di pangrattato e fritta, simile ai nostri arancini, ma dentro hanno un impasto di baccalà e patate e un cuore di formaggio fuso. È squisito… ma sarà anche la mia condanna per l’indomani!
Crocchetta di baccalà DOP
Non lontano c’è la Libreria Lello, una particolare struttura interna fa di questo luogo un sito turistico, tanto che per entrarci non solo bisogna affrontare una lunghissima fila, ma c’è anche da pagare un biglietto! Noi evitiamo tutte e due.
Sono quasi le 16 e riprendiamo la strada verso il nostro ostello, questa volta in salita, ma ammirando bellissimi palazzi, pittoreschi negozi e interessanti scorci. È domenica e c’è molta gente per strada, tanti artisti di strada e tanti turisti.
La fila davanti alla Libreria Lello
Artisti di strada

La strada Santa Caterina in salita
Chiesa di Sant' Ildefonso
Vetrine e negozi particolari


Marciapiedi con decorazioni a mosaico

Arrivati all'ostello ci prepariamo per il giorno seguente, organizziamo il bagaglio che verrà ritirato l’indomani dall’incaricato del nostro Gesù! Poi prima di andare a dormire vogliamo ancora mangiare qualcosa, proviamo allo shopping center che è proprio di fronte al nostro albergo. Una grande struttura di diversi piani, dove l’ultimo è dedicato alla ristorazione. Singolare è l’architettura di questo piano, creato come se fosse un grande quartiere, con le tipiche facciate dei palazzi colorati della città. Tutto intorno ci sono i punti di ristoro di tutte le tipologie, e nell'area centrale c'è una grande piazza con i tavolini dove sedersi e consumare ciò che si è scelto. Il tutto è come una grande piazza mercato colorata, invitante e molto varia. Un posto perfetto per soddisfare qualsiasi tipo di voglia e gusto. Noi scegliamo una sfoglia con gli spinaci e una grande ciotola piena di frutta mista. Ora siamo pronte per andare a dormire, non prima però di un bel gelato a forma di rosa!
Ultimo piano del centro commerciale - sezione ristoro

Grande cupola celeste
Gelato a forma di rosa!

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