Tappa 10 - da Vigo a Ponte Sampaio

Vigo - Teis
Chapela
Cedeira
Redondela
Arcade
Puente Sampaio

Oggi è mercoledì, il decimo giorno di cammino. Ne mancano quindi altri 4 giorni e arriviamo a Santiago di Compostela. Sono un po' preoccupata. A Jane non piacciono le città e gli abitati, vorrebbe solo aree disabitate, campagna, boschi e natura. Il percorso finora ci è piaciuto moltissimo a tutte e due, vicino al mare, solitario e tranquillo. Dall'ispezione delle mappe però, vedo che questi ultimi giorni di cammino ci portano inevitabilmente sempre più vicino agli abitati e alle città. Per giunta il tempo incerto non aiuta a dare un buon quadro dei prossimi giorni. I chilometri da camminare oggi sono 20 e dobbiamo arrivare a Ponte Sampaio.

Mi sveglio e guardo dalla finestra. Vigo è ancora buia e la strada è tutta bagnata, ma al momento non piove. Decido di mettermi le scarpe più chiuse, quelle estive da trekking che sembrano dei sandali chiusi. Chiudiamo il bagaglio per Gesù e lo portiamo alla reception. Andiamo a fare colazione al bar sotto l'albergo, che in realtà fa parte dell'hotel visto che si passa direttamente dalla reception attraverso una porta aperta. Scegliamo la colazione che vogliamo e rimaniamo sorprese dal prezzo basso,  considerando che siamo in un hotel nel centro della città di Vigo.

Per evitare nuovamente lunghe camminate attraverso la città di Vigo, che quindi non abbiamo visitato né visto per niente, avevo comunque programmato di prendere l’autobus fino ad un certo punto nei pressi del cimitero di Teis, dove avremo potuto riprendere il cammino ufficiale per Santiago.

Voglio chiedere anche alla receptionist come riprendere il cammino evitando la città, ma mi fornisce delle indicazioni molto diverse, che riprende il cammino ancora in piena città. Decido di fare come avevo programmato con la mia mappa e con MOOVIT. 

Come al solito aspettiamo le 9 per partire. Torniamo alla stessa fermata del bus di ieri, con una curiosa sedia sulla panchina d'attesa, per prendere questa volta il bus n.10. Abbiamo la mascherina e gli spiccioli pronti. Solo pochi minuti e arriva il nostro autobus. Seguo il percorso con il mio cellulare e dopo una quindicina di minuti scendiamo. Siamo esattamente alla fermata che avevo programmato. E come previsto da qui c'è ora una stradina di circa 600m che porta al percorso ufficiale, ma è in ripidissima salita!
Nuovamente sono contenta di poter costatare che le indicazioni e le immagini di Google Maps sono perfettamente aderenti alla realtà.
Fermata dell'autobus e la salita alla provinciale.


Salendo si ha un'ampia visuale sulla grande insenatura di Vigo e la sua città. Arriviamo alla strada provinciale che dobbiamo fare per un breve tratto. Questo sentiero è chiamato: la ‘via dell’acquaCamiño da Traida das Aguas, un antico percorso che portava l'acqua fino a Vigo e che viene addirittura segnalato sulla strada con un disegno a onde gialle su sfondo verde.

In lontananza vediamo il grande ponte sospeso di Vigo, il Puente de Rande, che ci accompagnerà per un lungo tratto, avvicinandosi sempre di più. Nell'insenatura di Vigo si vedono tante piattaforme per l'acquacoltura, probabilmente di crostacei.

Ora si vedono sempre più spesso cartelli, ceppi e segnaletica del Camino di Santiago, che qui ancora viene chiamato 'Camiño'. E adesso si vede anche qualche pellegrino in più. Il percorso iniziale di questo 'Sentiero d'acqua' è lungo circa 2 km e arriva fino a un bosco dove c'è la sua fonte, quindi un po' in alto. È una bellissima passeggiata attraverso boschi e alcuni sobborghi in altura con vista su Vigo. In una delle stradine troviamo una signora accanto alla sua macchina con il cofano aperto pieno di cose per i pellegrini, infatti ci invita a prendere un caffè caldo, della frutta o un pezzo di ciambella fatta da lei, a prezzi davvero modici. Questo è il simpatico modo di aiutare i pellegrini che passano a rifocillarsi, visto che non c’è assolutamente nient'altro nei paraggi. Gradiamo molto il dolce, e la gentilezza della signora.

Tra le case all'orizzonte vediamo un bellissimo arcobaleno che però ci avverte che ogni tanto ci sarà anche la pioggia. Il sentiero nel bosco è stupendo, ci sono ruscelli, aree per la sosta dei pellegrini e anche dipinti sulle rocce che indicano il cammino e anche lo spirito marino del posto.




Ogni tanto il bosco lascia intravvedere il ponte bianco di Vigo, talvolta passiamo da un gruppo di case con bei giardini e fiori.



E purtroppo ogni tanto bisogna anche rimettersi la mantellina di plastica per ripararci dalla pioggia. In uno dei boschi ci prende uno scroscio d’acqua che ci tocca addirittura fermarci sotto ad un albero. Vediamo arrivare tutto fradicio in pantaloncini corti e con una felpina fine non impermeabile il nostro pellegrino inglese, quello delle nuotate! Non crediamo ai nostri occhi, non sembra essere attrezzato per niente contro la pioggia e guarda ammirato i nostri poncho di plastica da un euro. Mi dispiace vederlo in quelle condizioni e gli do il mio, visto che ho una seconda mantellina nello zaino. L'inglese non finisce con i suoi ringraziamenti e promette che lo scriverà nelle sue memorie religiose. Ringrazio anch'io ma ci lascia perplesso che uno come lui, che dice di essere un pellegrino di lungo corso, non abbia la minima attrezzatura per il cammino. Comunque ci informa che lui dopo avrebbe preso un altro cammino verso il mare aperto prima di arrivare a Santiago, quindi non ci saremo più rivisti.





Uscendo dal bosco la strada è in pronunciata discesa verso la località di Cedeira. Per circa 1 km ci accompagna un bel cartello con la scritta: 'BAR + timbro'. Contente di poter fare una sosta all'asciutto andiamo spedite verso dove portano le indicazioni. Il bar c'è ma è chiuso, come tutti gli altri che abbiamo incontrato, quando chiusi per ferie, quando per la giornata sbagliata, quando per fine stagione, fatto sta che sono tutti chiusi. 
Chiesa di Santo Andrè di Cedeira a sinistra e a destra il grande punto bar ristoro chiuso!

Deluse continuiamo la discesa verso la cittadella di Redondela incontrando ancora un lavatoio con dell'acqua.


Dopo circa 10 km di cammino totali arriviamo a Redondela che dobbiamo attraversare da strade principali passando davanti al Convento di Vilavellae e da un ponte che attraversa un piccolo canale.

La cittadina di Redondela è una delle soste da pernottamento ufficiali del cammino. Per noi è solo di passaggio, dove cercare un posto per fare la pausa pranzo. Tra le stradine strette troviamo un piccolo angolo con due panchine, riparato anche dal vento. C'è un portone in mezzo alle due panchine da cui entra ed esce gente strana accompagnata che ci saluta, qualcuno si ferma e ci fa domande strane, mi viene un sospetto… 
A fine pranzo andiamo a leggere il cartello accanto al portone e leggo: 'Centro di salute mentale', scoppiamo a ridere.
Riprendiamo il nostro cammino e notiamo diversi pellegrini che si aggirano per le strade di Redondela.
Le strade per uscire dalla cittadina portano in una periferia decisamente meno pittoresca e benestante di quelle che abbiamo visto sulla costa di Vigo.


Ci sorprende la quantità di horreos che vediamo, non sempre ben restaurati, ma quasi tutti i giardini ne hanno uno.

Dietro a questo caseggiato in pietra si intravvede un horreo grandissimo.
Siamo a circa 10 km dalla nostra meta finale, a metà del percorso. Questo tratto è prevalentemente tra bei boschi, sentieri tutti ben curati e segnalati, senza trovare mai salite o discese pronunciate. Troviamo vari tipi di 'santuari' dei pellegrini, quelli con le classiche conchiglie e sassi dipinti lasciati come portafortuna, c'è invece chi lascia addirittura delle scarpe, magari rotte, oppure delle sculture che ricordano i pellegrini.





Passiamo da alcune aree campagnole con delle belle case costruite in pietra, uno stile che ricorda sempre i famosi granai.


Finalmente esce un po’ il sole quando siamo ad Arcade, una località prima di Sampaio, la nostra meta finale di oggi. Facciamo una breve deviazione verso la stazione ferroviaria per vedere gli eventuali orari dei treni per l'indomani che portano a Pontevedra. La stazione è piccola e desolata, gli orari pochissimi, comunque memorizziamo.
Emblema del Cammino Galiziano è proprio questa immagine qui sotto, la freccia gialla del Cammino di Santiago e un bel horreo nel giardino dietro.

Lasciamo Arcade, che tra l'altro è conosciuta per le ostriche che noi non abbiamo assaggiato, per attraversare il ponte medievale a dieci arcate di Sampaio sul fiume Verdugo. Oltre il ponte c'è la località di Sampaio o Sampayo, dove abbiamo prenotato una stanza all'ostello omonimo.


Il Ponte medievale e il paesotto arrampicato sulle sponde.

L'ostello è a soli 200 m dal ponte. È una bella palazzina in stile spagnolo tutta ben restaurata. La reception è a 20 metri in un bar ristorante che verremo a sapere essere dello stesso proprietario, e dove si può cenare e fare la colazione. All’ostello abbiamo una stanza con 3 letti, tutta per noi, con la chiave. Penso che sia un'ottima cosa che gli ostelli si siano attrezzati anche per questo tipo di sistemazione, avere la stanza per conto proprio. Notiamo gli ottimi infissi della finestra-balcone con un bell’affaccio sulla strada. 

L'ostello è moderno, essenziale e molto ben tenuto e pulito. Nel corridoio ci sono moltissimi lockers a disposizione. I bagni con le docce hanno addirittura l'anticamera come spogliatoio, ci sono gli appendiabiti e lo sgabello per appoggiare la roba, tutto molto pratico, cosa che spesso nemmeno gli alberghi hanno. Siamo in pochi pellegrini e il bagno è sempre vuoto, ma non so come sarebbe in piena stagione con molti turisti, perché non ci sono tanti WC. 

C'è un efficiente sistema di illuminazione automatica all’entrata dei bagni e di notte ci sono delle luci nel corridoio che non disturbano ma indicano bene la strada per i bagni.


Il fatto di aver sempre richiesto una stanza privata è decisamente molto comodo, non solo perché siamo per conto nostro, ma sicuramente anche per poterci allargare a piacere con tutta la nostra roba. In genere abbiamo bisogno di molto posto per appendere ed asciugare i panni, sistemare i bagagli e le scarpe e siccome spesso mangiamo anche in camera, ci serve dello spazio. Insomma, poter disporre di tutto il posto di una stanza è molto pratico.

Una volta sistemati nella stanza, si fa per dire, scendiamo al negozietto che c'è sotto. Con grande sorpresa vediamo che è veramente molto ben fornito per i pellegrini. Non solo una buona varietà di vivande e bibite, ma vendono anche tutto il necessario e utile per il cammino: spazzolini da denti, cerotti, ecc. È il primo negozietto che troviamo cosi ben fornito, escludendo ovviamente i supermercati! Compriamo rifornimento per i prossimi giorni. 
Il proprietario dell'ostello Tomás, è un host esperto, molto disponibile e sbriga velocemente e con chiarezza sia gli impegni burocratici che la gestione del bar e del ristorante, tutto il personale è gentilissimo. Inoltre i  prezzi per noi pellegrini ospiti sono davvero molto convenienti. Infatti ceniamo li con pesce spada + calamari + insalata + acqua e vino + caffè + flan per soli 15.20 Euro in due! Da non credere!


Mentre ceniamo con delizia pensiamo alla giornata di domani. La nostra meta di domani è Caldas de Reis, a ben 33 km da qui. Dobbiamo spezzare la distanza. Quindi come pensato, prenderemo un mezzo, anche per evitare la città di Pontevedra e la sua periferia. Purtroppo anche le previsioni del tempo ci suggeriscono di prendere il bus. Tomás ci dice che la fermata del bus che porta a Pontevedra è proprio davanti all'ostello con partenza verso le ore 10, per noi perfetto!
Ora possiamo andare a dormire tranquille con il cellulare che segna 21 km.

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Tappa 11 - da Ponte Sampaio a Caldas de Reis

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