Fine Ottobre 2018
Tempio di Eretteo con il portico delle cariatidi |
Non pensavo potesse succedere, ma ci siamo andati davvero!
Si parte da Bologna in un pomeriggio autunnale di fine ottobre, rigorosamente con una delle linee aeree low cost.
La prima sorpresa quando arriviamo ad Atene è l'orario, il fuso orario ci riporta ad un'ora avanti, non me l'aspettavo, siamo così vicini.
Quello di Atene è un aeroporto moderno e a regola molto grande perché percorriamo lunghissimi ed ampi corridoi tutti sui nastri mobili, non finisce più, sarà qualche chilometro! Poi finalmente usciamo all'esterno, è già buio ed arriviamo alla fermata dei treni Metro subito fuori dall'aeroporto. La struttura è grande e moderna, con le biglietterie classiche con l'omino gentile che ti vende il biglietto, 10 Euro corsa singola e per gli over 65 la metà! Riduzione che vedremo applicare con piacere anche in molti musei.
Il treno che ci porta in città è moderno e con indicazioni acustiche e visive ben segnalate, anche per quelli che come noi non conoscono il greco. Sono circa 40 minuti di tragitto da percorrere parte all'esterno e parte sottoterra. Turisti come noi ce ne sono pochi, forse non è il periodo. Gli altri sono tutti greci del posto, anche se ci sembra che potrebbero essere tutti italiani, l'aspetto, il modo di vestire e i gesti somigliano a quelli nostri. L'unica cosa davvero differente è quando parlano, oddio, non si capisce proprio NIENTE! Eppure è buffo perché sembra invece poter interpretare perfettamente di cosa stanno chiacchierando, le gestualità sono proprio familiari!
Arriviamo a Piazza Syntagma intorno alle 19 ed è già buio, ma la temperatura è molto gradevole, come da noi nelle belle serate estive. La piazza è strapiena di gente, un via-vai incredibile. In mezzo alla piazza ci strabilia una grande fontana d'acqua che si illumina di colori cangianti.
Piazza Syntagma bassa con la fontana a colori cangianti |
So che il nostro albergo Arethusa dovrebbe essere a poca distanza dalla piazza, prendiamo una grande strada pedonale piena di gente, siamo entusiasti dalla vita, i negozi aperti, la gente seduta fuori ai tavolini, sembra che siano tutti lì a farci un’accoglienza fantastica.
Infatti il nostro entusiasmo è tale che non ce ne accorgiamo di aver camminato troppo, oltrepassando il nostro albergo, quindi ci tocca tornare indietro sulla via Mitropoleos.
Arriviamo all'albergo, un grande edificio con diversi piani.
Arriviamo all'albergo, un grande edificio con diversi piani.
La nostra stanza è al ottavo piano. Fa caldo, tanto da accendere subito l’aria condizionata ed aprire anche la finestra che dà sulla strada e… grande sorpresa davanti agli occhi!!!
Li a poca distanza, ad occhio forse 600/700 metri, in cima ad una rocca, tutto splendidamente illuminato il Partenone!!!
E siamo già estasiati, non vediamo l’ora di uscire!Il Partenone illuminato sull'Acropolis - dalla finestra dell'albergo |
Usciamo dall'albergo e dopo pochi passi siamo già nella piazza Monasteraki, centro storico e turistico della città, ci rendiamo conto che siamo proprio nella zona centrale piena di locali e negozi. Ma è impressionante la quantità di gente, turisti sì, ma soprattutto gente del posto, che vediamo per strada in un semplice lunedì sera per passeggiare, chiacchierare e sedersi ai tavoli dei numerosissimi locali, taverne e ristoranti.
In piazza Monasteraki c’è anche una fermata della Metro, e sulla sinistra si stagliano le prime colonne archeologiche, quelle corinzie della biblioteca di Adriano. E nello sfondo, tutta illuminata c'è la splendida Acropoli, vicinissima, sembra di poterla toccare!
Uno spettacolo incredibile, non me l’aspettavo così forte!
Dalla Pza Monasterakis la rocca dell'Acropoli illuminata - a sinistra alcune colonne della biblioteca di Adriano |
Noto che le distanze che avevo studiato sulla cartina di Google-maps prima di intraprendere il viaggio, programmando le varie visite ai siti e ai musei, mi sembrano molto più fattibili del previsto.
Un mondo di gente, prevalentemente greci! Ci piace vedere l'intensa vita che c'è per strada, come in un centro turistico balneare in piena estate. È bellissimo, e ci viene anche fame a vedere tutti i tavoli apparecchiati all’area aperta.
È pieno di locali, noi optiamo per uno in una via secondaria, ma comunque molto centrale: Eucharis – bell’ambientino interno tipo giardino con musica dal vivo rigorosamente greca.
Localino con giardino interno |
Piazza Monasterakis - in fondo l'Acropoli illuminata |
La nostra prima cena è a base di un ottimo pane schiacciato con una squisita salsina di olive, gustosi arrosticini di agnello con patate al forno e salsa yogurt alle spezie, una moussakà di melanzane e il tipico dolce alle noci con miele, che però per me è decisamente troppo dolce.
Arrosticini d'agnello - patate e salsa allo yogurt |
Pita con salsina alle olive |
Moussaka di melanzane |
A fine cena le strade sono ancora piene di gente. Prendiamo la via pedonale Ermou piena di negozi e locali (parallela a quella del nostro albergo) e raggiungiamo la Pza. Syntagma alta sotto al Palazzo del Parlamento, dove si svolge il famoso cambio della guardia. Per arrivare li passiamo prima dalla piazza Syntagma bassa che ospita la bella fontana che di sera/notte viene illuminata con colori cangianti, e dove c’è anche l’ingresso alla Metropolitana. Da lì infatti si sale una scalinata e si attraversa una strada molto trafficata che riconosciamo come luogo dove si svolgono tutte le manifestazioni che si vedono in TV, anche quelle che vedremo durante questa nostra breve visita.
Davanti al monumento al milite ignoto si svolge il cambio della guardia ad ogni singola ora, anche di notte. Alla mezz’ora viene fatto un breve cambio di postazione, forse per sgranchirsi le gambe. Un militare in tenuta mimetica mantiene costantemente le distanze tra il pubblico, le guardie e il monumento. Assistiamo giusto alla fine del cambio principale, sufficientemente singolare per la prima sera, e torniamo soddisfatti in albergo.
Martedi 30
Si sa che in vacanza tutto è più bello, soprattutto il risveglio, quando ci si accorge che non è un sogno, ma la vacanza è una realtà.
È ancora presto ma approfitto per andare a fare una breve ricognizione e cercare un supermercato per comprare qualcosa per la giornata e fare un giro nei dintorni. Sulla stessa via fatta la sera precedente trovo una bellissima piazza davanti ad una chiesa, la ‘Grande Mitropoli’ (sarà come dire il duomo o cattedrale?) è ancora chiusa e purtroppo non avremo mai l'opportunità di vederla, visto che durante gli orari di apertura siamo sempre lontani da qui. Più in là trovo un supermercato tipo i nostri Lidl.
‘Kalimera’, l'unica cosa che so dire. Compro dell’acqua, succhi di frutta, panini imbottiti e delle susine buonissime. La colazione in albergo è discreta, yogurt greco che non gradisco tanto, poca frutta fresca, dolci confezionati ma in compenso un ottimo pane nero e caffè anche espresso.
La Grande Mitropoli |
Finalmente partiamo con il nostro giro turistico che mi ero studiata su Google Maps, tutto rigorosamente a piedi, infatti vedremo poi che tutto è abbastanza vicino e facilmente raggiungibile.
La nostra prima destinazione è il Museo dell'Acropolis e poi il Partenone sulla rocca.
Si prende la via Nikis e poi il grande viale Amalias molto trafficato. Dall'altra parte del viale ci sono i grandi Giardini Nazionali con l’edificio di Zappeion e il parco archeologico del Tempio di Zeus con l’arco di Adriano ben visibile dalla strada. Ci andremo in un altro momento.
Viale Amalias, grande arteria di comunicazione, molto trafficata |
Arco di Adriano sulla strada Amalias |
Dopo appena 500m arriviamo in una zona pedonale con moltissimi negozietti e locali turistici. Si apre uno spazio molto ampio e gradevole con una pavimentazione accuratamente lastricata che porta al Museo dell’Acropolis sulla sinistra e al Partenone a destra, sono uno di fronte all’altro.
Piazzale - strada che porta agli ingressi del museo e all'Acropoli |
Il museo è la prima grande sorpresa: una grande costruzione moderna a vari livelli con tantissime vetrate ed un’enorme spazio antistante dove ci sono degli scavi visibile da una balconata di vetro.
L’atrio dell'entrata è altrettanto maestosa, moderna e funzionale, pensata davvero per accogliere moltissima gente. Ma non dobbiamo fare né file né attese, non ci sono molti turisti. Anche il prezzo è una sorpresa, soltanto 5 € e il ridotto 3 €, davvero molto diverso dai nostri musei in Italia!
Museo dell'Acropoli - il grande ingresso e le vetrate dei vari piani |
Balconata con gli scavi |
Il museo fu inaugurato nell’estate del 2009 ed è semplicemente spettacolare.
Ai primi due piani ci sono sculture e opere disposte in ordine cronologico, percorsi tematici e proiezioni esplicative, purtroppo però è vietato fare fotografie, quindi faccio fatica ora ad elencare tutto ciò che abbiamo visto, una su tutte però le cariatidi originali del tempio di Eretteo, sono quelle colonne a forma di figura umana.
L’ultimo piano invece è dedicato a tutte le decorazioni, fregi, marmi e sculture originali rimaste che decoravano il Partenone. La cosa straordinaria e geniale è che è stata allestita una copia esatta della struttura del Partenone, nella sua dimensione e posizione reale, con grandi colonne di acciaio in esatto numero e posizione, e sono stati collocati tutti i reperti nella loro disposizione originale. È maestoso, eppure semplice, facile da immaginare e comprendere. Si fa tutto il giro intorno per ammirare i singoli pezzi, e si rimane a bocca aperta davanti alle grandi vetrate dell'intero piano che da un lato danno proprio sulla rocca dell’Acropoli con la splendida vista del Partenone, davvero una struttura museale fantastica!
Fregi della facciata orientale |
Lato nord e vetrate |
Splendida Acropoli con il Partenone |
Ingresso al museo vista dalle vetrate interne |
Una visita ad Atene merita già soltanto per questo bellissimo museo… ma anche gli altri saranno una sorpresa per noi.
Stradina turistica ai piedi dell'Acropoli con locali di ristoro e negozietti |
Dopo un breve break in uno dei bar turistici dell’area antistante al museo entriamo dall’ingresso secondario al parco archeologico dell’Acropoli, quello dalla parte del teatro di Dionisio. Compriamo i biglietti cumulativi, 30€ e per gli over 65 la metà!
Il percorso inizia con una lunga ma leggera salita con vari resti archeologici, quelli più imponenti sono l’anfiteatro di Dioniso e lo spettacolare Odeon di Erode Attico, uno splendido anfiteatro con le gradinate a conca e una grande struttura dietro al palco.
La salita alla rocca |
Teatro di Dioniso - V sec. a. C. da 15.000 spettatori |
Odeon di Erode Attico eretto nel II sec. in memoria della sua moglie, pensato per la musica, coperto, per 5000 spettatori |
Maestoso Odeon di Erode Attico con una vista mozzafiato
Poi si sale ancora e si arriva ad una scalinata che porta al monumentale antico ingresso dell'Acropolis, il maestoso colonnato dei Propilei (che vuol dire appunto ‘davanti all'entrata’). Sulla destra troneggia il tempio di Atena Nike (purtroppo non raggiungibile e quindi non visitabile da vicino).
Ingresso ai Propilei |
I Propilei, il maestoso ingresso all'area del Partenone, vista dalla cima |
Il tempio dedicato a Nike dea della Vittoria |
Un panorama straordinario e solenne. Oltrepassando il maestoso ingresso con le colonne dei Propilei si arriva in cima alla rocca dell’Acropoli (la "città alta" creata per motivi difensivi, poi con scopi religiosi e di riunione della polis) dove troneggia il Partenone (tempio dedicato ad Atena). Davvero maestoso nonostante i vari lavori di restauro in corso. Infatti la struttura non solo porta 2500 anni di vita con varie trasformazioni, ma ha persino subito un’esplosione nel 1687, quando un attacco da parte dei Veneziani causò la distruzione quasi totale dell’edificio dove gli Ottomani custodivano i magazzini di esplosivi.
La struttura è parzialmente ingabbiata da impalcature per il restauro, ma è molto interessante vedere in atto i lavori di ricostruzione con i vari cartelli descrittivi, un’operazione che sicuramente durerà diversi anni. Per consolidare meglio tutta la struttura rimasta, stanno pazientemente ricostruendo alcune parti mancanti con marmo e stucchi lisci (volutamente riconoscibili come ricostruzione) sagomate con precisione. Il sito è tenuto con cura, in tutta l’area non si può mangiare, sostare né portare altre bibite che non sia l’acqua (le altre vengono sequestrate all’entrata). I lavori sembrano costanti, c’erano diversi operai e tecnici all’opera, e delle gru erano in movimento.
La struttura è parzialmente ingabbiata da impalcature per il restauro, ma è molto interessante vedere in atto i lavori di ricostruzione con i vari cartelli descrittivi, un’operazione che sicuramente durerà diversi anni. Per consolidare meglio tutta la struttura rimasta, stanno pazientemente ricostruendo alcune parti mancanti con marmo e stucchi lisci (volutamente riconoscibili come ricostruzione) sagomate con precisione. Il sito è tenuto con cura, in tutta l’area non si può mangiare, sostare né portare altre bibite che non sia l’acqua (le altre vengono sequestrate all’entrata). I lavori sembrano costanti, c’erano diversi operai e tecnici all’opera, e delle gru erano in movimento.
Ampi cartelloni descrittivi dei lavori di restauro |
Il Partenone |
Verso l’estremo est della rocca c’è una balconata con la bandiera della Grecia. Da quelle alture si ha una splendida vista non solo sulla città di Atene, ma anche sulle vicine coste, il mare e il paesaggio circostante. Si vedono i vari monticelli di Atene che spuntano come coni fuori dalla città bianca, tra cui il monte Licabetto dove andremo nei prossimi giorni.
Monte Licabetto |
Sul lato nord del Partenone c’è il bel tempietto (in realtà grande, ma più piccolo rispetto al Partenone) di Erechteio / Eretteo con le colonne a forma di figura umana, il portico delle cariatidi. Bellissimo punto panoramico. Facciamo diversi giri intorno a questi resti cercando di immaginare quanta storia sia passata da questi posti, ben oltre 2500 anni! Un luogo dove la polis teneva le sue riunioni, dove la spiritualità aveva un ruolo fondamentale per cui venivano eretti tutti i templi, e dove altri popoli hanno saccheggiato il possibile. La giornata è splendida e aiuta a fare belle foto per il nostro album dei ricordi.
Le cariatidi del tempio di Eretteo - gli originali sono al museo dell'Acropoli |
Tempio di Eretteo - vista laterale |
Si ritorna ad uscire dal colonnato dei Propilei per ammirare nuovamente il tempio di Nike ora sulla nostra sinistra. Poi si scende dalla rocca dal lato opposto a quello dove eravamo entrati, verso l’entrata principale sul lato dell’antico quartiere di Plaka. Facciamo una breve sosta di ristoro nell’apposita area con il nostro panino prima di uscire definitivamente dal sito archeologico.
Tempio di Nike |
Dopo appena pochi passi dall’uscita si arriva ad uno spiazzo con parcheggio piuttosto frequentato per salire a piedi pochi gradini sulla collina di Aeropago, cioè la collina di Ares, dove vi si riuniva il collegio delle supreme magistrature dello Stato nel periodo monarchico dell'Antica Grecia. Le rocce sono molto scivolose e consumate probabilmente dalle tante visite ricevute in oltre 2000 anni, ma la vista sul lato della Plaka è ovviamente splendida.
Vista dal monte Aeropago sull'ingresso dei Propilei e il tempio di Nike sulla destra
La discesa nel quartiere popolare della Plaka è molto pittoresca con stradine e scalinate, pareti e case piene di graffiti e suggestivi localini con i tavolini persino dislocati sulle scalinate. Un giorno sarà un quartiere estremamente turistico e chic, per ora godiamocelo nella sua semplicità.
Dopo appena 500m siamo già nelle vicinanze della piazza Monasteraki. Sono poco prima delle ore 15 e andiamo diretti alla Biblioteca di Adriano, le cui colonne abbiamo visto la prima sera vicino al mercato turistico di souvenir, proprio accanto alla piazza Monasteraki, e riusciamo ad entrare poco prima della chiusura giornaliera. La biblioteca del 132 d. C., custodiva una ricca collezione di libri, c'era una sala di lettura e una di conversazione. L’area non è troppo grande, ma la posizione è incredibile, proprio in mezzo alla città, vicino al mercato, alle strade e alle case. A sinistra dell'entrata c’è una maestosa parete con delle grandi colonne corinzie, mentre al centro dell’area c'è una struttura a cerchio con un bell’arco attraverso il quale si può inquadrare l’Acropoli. Ci sono diversi resti dislocati ovunque, pavimenti con mosaici, frammenti, colonne e archi che raccontano una storia davvero antica.
A pochi passi dalla biblioteca si arriva all’agorà Romana (l’antico luogo di mercato e riunione della gente – Romana perché dell’epoca romana I sec. a.C.). È uno spazio con diversi resti di colonne in tutta l’area, ma all’entrata ci sono delle colonne doriche molto grandi sovrastate da una trave, ed è la ‘Porta Atenea di Archegetis’. Nella parte più interna dell’area, confinando con la strada posteriore, c’è la torre dei venti, probabilmente del II sec. a.C., un edificio ottagonale che ospitava un orologio idraulico. Le aree non sono molto estese, ma essendo proprio in un contesto cittadino molto pittoresco con una fantastica vista sull’Acropoli da tutti i punti, rendono i siti estremamente affascinanti.
Agorà Romana dalla strada con la Porta Atenea di Archegetis
Torre dei Venti |
Dall'agorà romana si fanno appena altri 400m passando da alcune stradine piene di graffiti, motorini e scooter, di questi ce ne sono proprio tanti come da noi in Italia. Si passa dalla via Adrianou molto turistica piena di locali e negozietti, ai bordi di un grande fossato dove passa un treno locale tutto graffitato. Dall’altra parte del fossato si intravede un enorme palazzo colonnato, la Stoa di Attalo.
Ma la cosa curiosa è che anche nel fossato ci sono tantissimi resti e frammenti, tutta la zona è uno scavo archeologico a cielo aperto. Attraversiamo il ponticino sulla ferrovia e si entra nel grande parco dell’antica Agorà di Atene.
Qui ci sorprende la grande quantità di cose da vedere, non solo resti e frammenti di grande interesse, ma un intero edificio, la Stoa di Attalo del 140 a.C. (la Stoa era un edificio pubblico per esercizi commerciali e riunioni, di solito al margine di una piazza, cioè l’agorà. Questa è stata ricostruita totalmente nel 1951 da una scuola americana di studi classici di Atene). Oggi la Stoa ospita una splendida collezione di reperti storici molto ben allestiti in modo cronologico. Il museo ci entusiasma moltissimo, nei lunghi corridoi dei due piani ci sono tante statue, busti e una vasta collezione di reperti antichi dal 4000 a.C. in poi, quelli della Grecia classica fino a quelli dell’epoca medievale. Ci sorprende la raffinatezza dei reperti più antichi e rimaniamo sbalorditi dalla quantità e accuratezza dei monili in vari metalli e materiali, una gran abilità già in tempi così lontani!
Vasino per bambini del Settimo Secolo avanti Cristo! |
Uscendo dalla Stoa si va su per una collinetta al Tempio di Efesto del V sec. a.C. quasi intatto, infatti uno di epoca classica meglio conservati al mondo, è bellissimo e splendidamente incorniciato in un’area con molta vegetazione. Fu utilizzata come chiesa cristiana e anche come moschea durante i secoli, come del resto è successo spesso con le grandi costruzioni del passato.
Le sezioni delle colonne spostate! |
Nel parco tra altri resti molto interessanti c’è anche il monumento agli eroi eponimi, una serie di colonne basse di un antico podio in marmo sul quale erano situate le statue in bronzo dei dieci eroi, rappresentanti delle tribù di Atene.
Ma la cosa straordinaria è che da quasi ogni punto di questo parco si ha una vista meravigliosa sull’Acropoli, sul tempio di Efesto, il monte Licabetto e quello di Aeropago oltre che su quasi tutta la città.
Per ultimo andiamo a vedere la chiesetta bizantina greco ortodossa dedicata ai Santi Apostoli del X sec.
Ma la cosa straordinaria è che da quasi ogni punto di questo parco si ha una vista meravigliosa sull’Acropoli, sul tempio di Efesto, il monte Licabetto e quello di Aeropago oltre che su quasi tutta la città.
L'Acropoli
Il Monte Licabetto
Vista sul Monte Aeropago, a destra |
Per ultimo andiamo a vedere la chiesetta bizantina greco ortodossa dedicata ai Santi Apostoli del X sec.
Usciamo dal parco dirigendoci verso la vicina piazza Monasterakis dove compriamo la frutta fresca e un gustosissimo gelato allo yogurt con un bagno di frutti rossi. Si ritorna in albergo dalla via pedonale Ermou dove a metà strada emerge come dal sottosuolo, una chiesetta tipicamente greco ortodossa, molto piccola, ma estremamente pittoresca. È la Chiesa di Panaghia Kapnikarea del 1050, una delle più antiche di Atene, e che ci fa tanto ricordare le bellissime chiese russe. Sul portico c’è uno splendido mosaico della Madonna con bambino celeste e oro, e all'interno nella penombra, per mancanza di illuminazione, si scorgono ricchissime decorazioni bizantine.
È già sera e abbiamo camminato 13km e visto tantissimo, ora ci vuole una buona cena, ma senza andare troppo lontano. Proviamo uno dei tanti locali proprio sotto al nostro albergo, il Tzitzikas kai Mermigas dove ordiniamo l’antipasto di pita con salsina ai pomodorini freschi, un tortino di purè con melanzane e agnello al forno e una mega insalatona con salsina alla mostarda.
Domani dobbiamo svegliarci presto, abbiamo prenotato un tour a Delfi al quale dedico un post specifico.
Tortino di purè con melanzane e agnello al forno |
Insalatona con feta e salsina alla mostarda Leggi: Atene, altri quartieri - L'oracolo di Delfi |
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