Tappa 9 - da Sabaris de Ramallosa a Vigo

Sabaris
Ponte Romano
Saians
Oia
Vigo


Il percorso di oggi ci porta alla grande città di Vigo, a sud della zona chiamata: 'Rias Baixas'. La cartina mostra tutta la costa ovest della Galizia con cinque grandi insenature.
Una leggenda galega, che riguarda la nascita delle Rias, racconta che dopo aver creato il mondo, Dio si sentì molto affaticato e per riposarsi appoggiò la sua mano su questo tratto di costa, lasciando l’impronta delle cinque dita rappresentate proprio dalle cinque insenature che da nord a sud sono: 
Ria de Corbuciòn - Ria de Muros e Noia - Ria de Arousa - Ria de Pontevedra - Ria de Vigo.
Noi ora lasciamo Baiona per arrivare a Vigo, nell'insenatura più a sud, poi nei giorni seguenti tagliamo le altre insenature per andare diritti verso Santiago
Oggi abbiamo la colazione all'albergo, in una bella veranda chiusa dove c'è un unico tavolino apparecchiato. Infatti siamo gli unici ospiti. Mentre stiamo facendo la colazione con l'albergatore che sembra controllarci a vista, arriva l’emissario di Gesù per il nostro bagaglio. Per la prima volta abbiamo l’occasione di vederne uno di persona, un bel giovanotto con i capelli rasta che si mette il nostro bagaglio sulle spalle come se fosse un borsone sportivo, noi che ci abbiamo messo persino la bottiglia di vino ci sembra sempre cosi pesante!
Fa giorno tardissimo e partiamo poco dopo le 9. Salutiamo un ultima volta il nostro albergo accanto alla chiesa. Andiamo al supermercato Froiz, di fronte all’albergo, per comprarci ancora qualcosa per il pranzo, come al solito frutta, pomodori e un panino fresco. La giornata sembra promettere bene, anche se il cielo non è proprio terso ma non si vedono nuvoloni grigi. Comunque la mantellina di plastica è sempre a portata di mano nello zaino. Oggi arriviamo alla grande città di Vigo
A pochi passi dall'albergo c'è il famoso ponte romano sul fiume Miñor che dobbiamo attraversare per continuare il nostro cammino. È il Puente Romanico de Ramallosa, molto caratteristico e con il bel lastricato antico restaurato per il solo passaggio pedonale. Accanto a questo ponte c'è invece il ponte per le macchine, comunque costruito con uno stile molto simile a quello più vecchio. 

Il ponte per le macchine è a pochi metri da quello Romano.


Il sole è ancora all'orizzonte e dall'altra sponda c'è la cittadina di San Pedro di Ramallosa che dobbiamo attraversare. 
Sulla mappa vediamo che il percorso di oggi sarà molto tortuoso e vario. Ci sono lunghi tratti che costeggiano il mare con insenature, baie e belle spiaggette. Poi ci sono tratti rientranti dove dobbiamo tagliare delle piccole penisole, attraversare tante località con saliscendi costieri, sembra tutta una lunga costa balneare. Il Cammino è davvero molto diverso da quello visto finora. Non c'è più l'oceano, sono finite le lunghe passerelle solitarie e le infinite coste rocciose. Qui cambia tutto!
Cappella di San Campio
Il percorso ora si snoda a tratti su delle belle pedo-ciclabili, talvolta su marciapiedi normali di aree residenziali con chiesette e suntuose palazzine, poi c'è anche qualche tratto di sentiero o di spiaggia. Il percorso è frastagliato come lo è la costa, si passa da tutte le località balneare che preludono alla grande città di Vigo, tagliando delle penisole e scendendo in piccole baie.



Monumenti e sculture in tema marinaro, anche con plastiche colorate riciclate.

Il cielo non è del tutto scoperto e c’è anche un po' di vento, clima ideale per la camminata, importante è che non piova. Nei pressi di Praia America, in omaggio appunto alla scoperta, ci sono aree fitness attrezzate e ampi spazi per praticare lo sport, ma gente ce n'è poca. 






Poi ci sono lunghi tratti con belle spiagge, addirittura qualche pezzo di passerella vicino al marciapiede, chissà perché hanno sentito l'esigenza di farla, visto che c'è già un bel marciapiede ampio. Ci sono dei bei lungomari lastricati lungo le spiagge, addirittura con delle docce pubbliche gratuite come avevamo visto in Portogallo, queste però sono chiuse senza acqua.





All'orizzonte, lato mare, ci sono le isole Cies che oggi si vedono molto bene. Il panorama è davvero bello, ampie spiagge, mare aperto e immaginiamo che d'estate tutta questa parte della costa sia giustamente molto frequentata. 



Proseguiamo prevalentemente vicino alla costa passando da sobborghi e stradine secondarie con giardini che custodiscono delle sorprese, come in questo caso questo enorme horreo, il tipico granaio della Galizia, sarà lungo 4 o 5 metri. 
Passiamo anche da piccoli sentieri pieni di vegetazione che congiungono la spiaggia con la strada. Nonostante il percorso sia prevalentemente cittadino, è sorprendentemente bello e a tratti molto panoramico. E come di consueto, l'itinerario è sempre ben segnalato, non c'è modo di perdersi. Comunque io confronto sempre la segnaletica con la mia mappa personale e tutto procede perfettamente.
 



Oggi riscontriamo per la prima volta un certo dislivello del terreno, nulla di importante, però si va su e giù per le stradine. Quando la segnaletica porta ad una baia, ovviamente dobbiamo scendere per poi risalire da qualche scaletta o piccola salita. Ma dopo tanti chilometri in totale assenza di dislivello, ora notiamo anche la più minima differenza.


Arriviamo alla Praia do Portiño, l'ultima delle piccole baie dove le indicazioni ci dicono di scendere sulla spiaggia e dove troviamo un gruppo di 4 pellegrine del nord Europa a fare la loro sosta. Il posto è molto pittoresco e decidiamo di fare anche noi una sosta qui. Mentre siamo ad osservare una delle pellegrine intenta coraggiosamente a fare il bagno nell’acqua fredda, notiamo che dall'altra parte della baia sta arrivando il nostro personaggio che ci aveva fermato a Sabaris, quell'inglese che diceva di fare una nuotata nel mare tutte le mattine. 

Ci salutiamo e subito si prepara per entrare in acqua. Si toglie solo una maglietta visto che porta già una sorta di pantaloncini tipo costume, e si mette una cuffia in capo! Ma la sua 'nuotata' è in realtà soltanto una breve immersione fino al collo, altro che nuotata! Ma neanche la ragazza rimane molto in acqua, nonostante la bella giornata e il posto incantevole, la temperatura dell'acqua non dev'essere proprio tanto piacevole!

Noi invece siamo asciutte e riposate e possiamo riprendere la salitina verso le stradine dell'abitato. Siamo a Saians, una località poco prima di Vigo, a quasi metà del percorso a piedi di oggi. Ora ci allontaniamo dalla costa e passiamo da belle zone residenziali con giardini e grandi muri di recensione.


In una delle stradine troviamo un bar-ristorante aperto, il Curbeira, dove approfittiamo per prendere una spremuta e usare il WC. Tra le decorazioni vediamo un interessante carretto campagnolo in scala, fatto artigianalmente in legno e un quadro con oggetti in miniatura che riprende il magazzino di un pescatore con la barca a vela, sono tutti arnesi e decorazioni marinare, molto ben fatto. Ed è qui che vedendo una foto appesa di uno di questi strani granai, gli horreos, veniamo a sapere dai gentili proprietari sul nome e l'utilizzo di questa strana costruzione che vediamo dappertutto.

Il nostro cammino continua in un panorama cosi vario tra zone residenziali, lungomari, insenature ecc. che facciamo fatica a ricordare cosa abbiamo appena visto prima. Ora siamo nuovamente davanti ad una spiaggia ampia e bianchissima, con delle belle passeggiate e un belvedere, dove facciamo la nostra pausa pranzo. 



Dopo la breve sosta proseguiamo ed entriamo persino in un boschetto con un area archeologica e delle dune, e dopo ancora la costa si fa rocciosa. È un susseguirsi di costa molto variegata, ma decisamente bella e interessante da percorrere a piedi. Non vediamo altri pellegrini. 




Arriviamo su un tratto di strada principale dove sul costone a destra ci sono delle case che sembrano stare quasi in bilico sulla roccia. Certo che devono avere una vista panoramica impressionante da lassù. Ma poi vediamo anche come fanno a scendere al mare, ecco, con un ponticino e le scale che portano sull'altro lato della strada vicino alle spiagge, comodo!


Ora siamo nella periferia di Vigo. Il nostro progetto, cosi come viene anche suggerito nelle guide ufficiali del Cammino, indica di evitare tutta la grande periferia della città prendendo un mezzo pubblico fino al centro di Vigo. Consulto la mia mappa e decidiamo di proseguire almeno per altri 5 km, visto che il tempo è bello e il cammino prosegue ancora lungo la costa. 
Infatti la camminata è ancora molto piacevole e sono soltanto le 13.30 

Arriviamo alla playa de Samil, con un bellissimo lungomare lastricato, molte palme e attrezzature pubbliche. Ci sono ampi spazi per lo sport e il fitness, campi da basket, piste verniciate di celeste per il pattinaggio e persino delle grandi piscine pubbliche, aperte direttamente vicino al mare, probabilmente gratuite visto che c’è solo una ringhiera che delimita l'area. Oggi l'area è piuttosto deserta.




Qualche nuvola noiosa ci fa togliere la mantellina dallo zaino per qualche momento, poi possiamo nuovamente liberarcene. Jane soffre ogni tanto di cistite e può avere delle urgenze repentine. È uno di quei momenti e quindi facciamo una piccola sosta al bar 'El Italiano Feo' sulla strada vicino al lungomare.
Riprendiamo il cammino ed entriamo ancora in un boschetto, sarà l'ultimo di oggi. Una scultura ci ricorda che siamo nei pressi della città di Vigo e di fronte alle isole Cies. Ma siamo anche nella Galizia, e persino nel parco pubblico c'è un bel horreo sui suoi piloni.


Usciamo dall'ultimo boschetto e ora è tutto città. Palazzoni alti, magari anche colorati, chiese, hotel e comodi marciapiedi ma senza vista sul mare. Decidiamo ora di prendere l'autobus, non c'è più niente da vedere.
L’autobus C3 (come indicato anche dall'applicazione MOOVIT, che funziona molto bene a Vigo) arriva dopo qualche minuto. Dobbiamo metterci la mascherina, meno male che l'abbiamo portata! In tutti questi giorni ci siamo proprio scordati della pandemia, delle mascherine e di tutto quello che abbiamo passato negli ultimi due anni. 
All'autista paghiamo la corsa che costa 1,40 euro a testa. Sentendomi parlare mi chiede subito di dove sono, e cosi scopro che lui è dell'Uruguay, simpatico! 



Dopo appena 10 minuti di autobus siamo nel centro di Vigo, vicino al porto dove vediamo attraccata una delle grandi navi da crociera. Siamo proprio all’angolo del nostro hotel 'Compostela', che è un bellissimo hotel a 3 stelle con tutte le comodità. 

Facciamo in tempo ad arrivare asciutti, dopo poco inizia a piovere. Come sempre ci organizziamo per la cena, non abbiamo voglia di andare a giro e compriamo un’insalata pronta nel negozietto di fronte all'albergo. Ma siccome è ancora presto andiamo prima a fare una merenda al bar sotto all’albergo, prendiamo uno 'zumo de naranja' cioè una spremuta d'arancia e una coppa di vino per Jane. Mentre ci godiamo la bibita e guardiamo dal grande finestrone la strada bagnata di Vigo vediamo passare la coppia francese, quelli che avevano intenzione di rinunciare a Santiago. Li chiamiamo dal finestrone e dopo grandi saluti vengono al tavolino con noi. Ancora non sanno cosa faranno, il clima non promette niente di buono per i prossimi giorni e le galle ai piedi della signora non sono per niente guarite. Dopo una bella chiacchierata ci salutiamo senza dare alcun appuntamento. 
In camera ceniamo 'apparecchiando' sul letto. Ormai siamo esperte nel sistemare il telo di Jane come tovaglia, abbiamo 2 insalate Cesar, pane e frutta. Perfetto!
Ma facciamo anche il punto per l'indomani. Vista la pioggia abbiamo un attimo di titubanza nel come proseguire. Alcune delle tappe successive sono molto lunghe e ho lasciato l'opzione di farne qualche tratto con il bus o con il treno.
Che fare quindi domani? Decidiamo di lasciare come programmato nonostante le brutte previsioni. Vedremo domani come inizia la giornata.
Intanto il cellulare segna 19 km percorsi.

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