Meta raggiunta e visita di Santiago

Lunedi 24 ottobre

Oggi è il nostro ultimissimo giorno, giornata dedicata ai souvenir e alla visita della cattedrale che non abbiamo fatto ieri. Domani ripartiamo per l'Italia. 
Usciamo dalla nostra grotta umida sperando di trovare un po' di sole. Ma non abbiamo questa fortuna. Jane si sente ancora poco bene. Andiamo a fare colazione in un qualsiasi bar vicino all'albergo. Poi torniamo verso la piazza della cattedrale fermandoci nei negozi di souvenir. Vediamo che tutti vendono piccoli horreos in pietra, sono davvero un forte simbolo della Galizia. Non possiamo fare a meno di prenderci uno ciascuno per noi, ci hanno davvero accompagnato per quasi tutto il Cammino! Poi ci sono magliette, felpe e borse con il bel disegno celtico, tipico della zona e le solite immagini del Cammino: la conchiglia, la freccia indicatrice e quelle spiritose con i piedi incerottati e la frase eloquente:  "Non c'è cammino senza dolore"



In uno dei negozi chiedo alla gentile commessa se sa dirmi di quella particolare funzione che fanno nella cattedrale, della quale ho sentito parlare senza aver capito bene di cosa si tratta.
Ci spiega che è il "botafumeiro", un grande turibolo/incensiere che viene fatto oscillare nella cattedrale solo ogni tanto, in momenti particolari, o addirittura anche a pagamento se c’è un gruppo che lo richiede. Con grande sorriso ci spiega anche che nell'antichità veniva fatto oscillare per portare via i pesanti odori che emanavano i tanti pellegrini che addirittura pernottavano nella chiesa. Ci consiglia comunque di andare a mezzogiorno per vedere se fanno la funzione, magari abbiamo fortuna.

Sono quasi le 12 e corriamo verso la cattedrale. Entriamo ed è appena iniziata la messa. Ci sistemiamo in un angolo senza veramente sapere cosa aspettarci. Il custode passa tra la tanta gente chiedendo di non fare foto ne video. Aspettiamo, ascoltiamo, guardiamo. La chiesa è piena di pellegrini.
Assistiamo a tutta la messa fatta da tutto un gruppo di clerici. La cattedrale è grande, maestosa e la parte dell'altare è molto scenica, ma non succede nulla di straordinario.
Ad un certo punto si aprono le transenne, i custodi se ne vanno e vediamo arrivare un gruppo di uomini con una veste rossa scura che si avvicina a una colonna dove il giorno prima avevo visto le grandi funi del incensiere avvolte a dei grossi fermi. 
In quel momento il religioso che aveva detto la messa si rivolge a tutto il pubblico dicendo:

Ora arriva il momento che tutti i pellegrini e i presenti aspettano! Ma questa non vuole essere un’attrazione turistica, ma è invece un momento di intensa spiritualità, e lo spargimento dello spirito di Santiago per tutti voi! Il Botafumeiro!

Tolte le transenne la gente si muove tutta e si posiziona per una migliore visuale, lo facciamo anche noi. Adesso possiamo fare le foto e i video. I "tiraboleiros", quel gruppo di uomini vestiti di rosso, sciolgono le grossi funi ed issano il grosso incensiere a oltre 20m d'altezza nella croce della navata centrale e quindi, con un sistema di corde e carrucole, gli imprimono un moto pendolare che in pochi minuti di oscillazione raggiunge un'ampiezza fino a fargli sfiorare il soffitto delle navate ad una velocità di circa 70 km/h (da Wikipedia).
Tutti cerchiamo di riprendere o fermare sui propri cellulari questo particolare evento. Abbiamo tutti il naso all'insù per ammirare questo enorme incensiere che viaggia da un estremo all'altro della grande cattedrale. Una volta raggiunto la massima altezza inizia piano, piano a decelerare e quindi anche ad abbassarsi sempre di più. Poi con un abile manovra dei tiraboleiros il grande incensiere viene fermato e nuovamente assicurato con le corde alla colonna.


Siamo davvero felici di aver potuto assistere a questo evento, ora possiamo dire effettivamente conclusa al meglio la nostra avventura ed esperienza del cammino di Santiago. Ci perdonino quelli che vedono o sentono una grande spiritualità nel fare il cammino, noi questo non lo abbiamo sentito, ma abbiamo vissuto una bellissima esperienza ricreativa, con panorami sempre nuovi, talvolta stupendi, lontano dalle vicende quotidiane, senza notizie del mondo, immersi nella natura, osservando il tempo e il clima che cambia e ci faceva partecipe dei suoi capricci. Ecco, questi sentimenti ci hanno accompagnato per 14 giorni e li abbiamo goduti a pieni polmoni!
Concludiamo la nostra ultima serata al ristorante con una bella paella! 
Il giorno dopo andiamo di buon ora all’aeroporto, con il bus cittadino a 1 euro! E meno male che siamo in forte anticipo perchè sulla strada veniamo fermati da una manifestazione dei vigili del fuoco che ci fa ritardare di un bel po'. 
Arriviamo comunque in anticipo all'aeroporto dove però ci viene detto che i bastoncini da trecking che abbiamo portato all'andata senza problemi dentro allo zaino, ora per il ritorno ci tocca spedirli in stiva al check-in!

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