Oggi finalmente ho l'occasione di visitare il Museo Horne. Ci passavo spesso davanti al suo portone, e mi ripromettevo sempre di prendermi il tempo per visitarlo. Ma niente, il tempo era sempre per qualcos'altro.
Quindi oggi, con il gruppo Rigacci e accompagnati dal prof. Michele Tocchi, abbiamo visitato la collezione di Herbert Percy Horne raccolta dal 1911 in Palazzo Corsi. Horne, alla sua morte avvenuta nel 1916, lasciò la collezione allo Stato Italiano dando vita a una fondazione destinata «a beneficio degli altri».
Il Palazzo apparteneva alla famiglia Alberti prima (dal 1350 circa) e alla famiglia Corsi poi (dal 1489).
Tutto intorno c'è la 'panca di via', cosi si chiamava la seduta perimetrale in pietra serena. Oggi, sul lato destro dell'entrata c'è la fermata dell'autobus, quindi la 'panca di via' espleta proprio la sua funzione pubblica!
Herbert Horne era un collezionista e storico d'arte britannico. Certo aveva un fiuto particolare per le opere che comprava quà e là nei mercati, palazzi e conventi dismessi. Ma scrisse anche un importante studio su Botticelli che pubblicò nel 1908.
La sua collezione comprende arredi, sculture, dipinti in stile rinascimentale che allestisce in questo palazzo nel 1911. Due giorni prima della sua morte dona tutta la sua collezione allo Stato Italiano!
Ci sono due piani con poche stanze, ma con una collezione molto ricca di mobilia e opere d'arte di ogni genere. Allestito molto bene, rappresentando come se fosse una casa abitata.
Sedia a tre gambe - detta Strozzi per lo stemma |
Sedia a pozzetto per personaggi importanti |
Sedia detta di Savonarola, pieghevole |
Culla per neonato |
Casssapanca decorata |
Ecco il 'lettuccio' in legno, apribile come una cassa. Mobile con la funzione tra letto e panca |
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La cucina con i suoi oggetti
Un museo 'minore' che vale la pena di visitare, ma sicuramente con qualcuno che ti sappia raccontare bene la storia del palazzo e delle singole opere.
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